Test Drive Hyundai Ioniq 5: salotto elettrico all’insegna della sostenibilità
Hyundai Ioniq 5, prima di una nuova generazione di elettriche, nasce per portare il concetto di sostenibilità al 100%: non solo motore elettrico, ma uso di materiali riciclati e riciclabili, così come la batteria, le cui risorse, alla fine del ciclo, potranno essere riutilizzate per altri scopi. Ecco com'è andato il nostro test drive dell'elettrica da 306 CV e 481 km di autonomia.
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Hyundai Ioniq 5 rappresenta la prima vettura di una nuova generazione di elettriche, nonché prima della famiglia Ioniq. Un’auto che vuole essere sostenibile al 100%: non solo, quindi, perché elettrica; ma anche perché fa uso di materiali riciclati e riciclabili per molte delle sue componenti.
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Un’auto che nasce per entrare in sintonia con l’ambiente, e per mettere al centro conducente e passeggeri, grazie a uno studio intelligente degli spazi: la piattaforma modulare E-GMP su cui è costruita permette di mettere la batteria sotto il pianale, con un pavimento piatto, mentre l’assenza del motore termico riduce le dimensioni del cofano e, di conseguenza, consente un’abitabilità praticamente senza pari.
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HYUNDAI IONIQ 5: DESIGN ANNI 80 D’ISPIRAZIONE ITALIANA
Per capire meglio quanto detto, basti pensare che il passo della Hyundai Ioniq 5 è lungo 3 dei 4,6 metri di lunghezza della Ioniq 5, segno che la maggior parte dell’auto è dedicata alla comodità e all’abitabilità.
Esternamente, invece, nasce per colpire. Il design, infatti, si ispira alla Hyundai Pony disegnata da Giorgetto Giugiaro, mentre l’auto moderna deriva dalla Concept Car EV 45.
Gli anni Ottanta, comunque, rimangono prettamente estetici. Da buona Hyundai, infatti, la Ioniq 5 presenta soluzioni tecnologiche d’avanguardia. I fari anteriori, posteriori, e le luci che indicano lo stato della ricarica, sono sì a quadrettoni, come negli anni ’80, ma dotati della tecnologia “Pixelized LED”, che crea un bell’effetto, e migliora la visibilità.
Il design, in ogni caso, si presenta abbastanza squadrato, anche se non mancano forme levigate (come il cofano, completamente liscio), e oltre alle linee tese la linea si presenta anche muscolosa e scolpita, grazie a bombature e nervature sulle fiancate che ne aumentano il dinamismo. Quest’ultimo è presente anche nei cerchi, in nero lucido con elementi cromati e dall’estetica ricercata.
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UN’AUTO “FURBA”
Potremmo definire la Ioniq 5 un’auto “furba”, anche perché difficile da catalogare: da fuori sembra una hatchback più piccola di quello che è, quasi una segmento C. In realtà, si tratta di un’auto molto grande, e soprattutto con la guida rialzata.
Tradiscono il suo “travestimento” i passaruota bombati e rinforzati, manifestazione del suo essere un crossover coupé: una vettura, cioè, che unisce un piacevole aspetto da berlina, e un altrettanto piacevole guida rialzata.
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HUMAN FRIENDLY
La Ioniq 5, come detto, vuole essere una vettura sostenibile al 100%. Ecco perché elementi ecologici si ritrovano ovunque, dalla possibilità di avere dei pannelli solari sul tetto, ai tappetini in Econyl (filato in nylon riciclato dalle reti da pesca, tutto italiano), fino ai sedili in PET riciclato, PET biologico o filato di lana naturale.
Inoltre, a fine vita della vettura e della batteria, le componenti e le risorse possono essere riutilizzate per altri scopi.
Sono gli interni, in ogni caso, a mostrare il lato più “human friendly” della Ioniq 5. Un vero e proprio salotto open space su quattro ruote, votato tutto alla comodità. A partire dalla luce: ispirarsi agli anni Ottanta nel design vuol dire avere ampie vetrate, le quali portano luminosità e ariosità all’ambiente interno, anche grazie ai colori chiari degli interni.
Ogni cosa può essere configurata al meglio per rendere la vettura più comoda: per esempio, i sedili posteriori sono scorrevoli elettronicamente, per aumentare lo spazio per le gambe o quello del bagagliaio; quelli anteriori completamente reclinabili, mentre numerosi sono i vani porta oggetto, che vanno dalle tasche delle portiere, alle vasche del tunnel e del bracciolo centrale, al cassetto sotto la plancia.
E dato che si parla di moderno salotto su quattro ruote, se non di casa mobile in miniatura, la Ioniq 5 è dotata anche di tecnologia “V2L”, una presa domestica da 3,6 kW (proprio come un impianto domestico), al quale è possibile collegare e alimentare qualsiasi cosa, dal computer alla macchina del caffè.
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HYUNDAI IONIQ 5: UNA GUIDA SEMPLICE
Alla complessità del progetto, si unisce però una guida molto semplice. 3 sono le modalità di guida, attivabili dal pulsante sul volante:
- Eco;
- Normal;
- Sport;
A cui si aggiunge anche una modalità “Snow” per i terreni più scivolosi. Dietro al volante sono presenti le palette che aumentano o diminuiscono l’intensità della frenata rigenerativa, arrivando alla modalità “One Pedal”, ovvero la possibilità di guidare la Ioniq 5 con un solo piede.
Non fraintendiamoci, l’auto è semplice da guidare ma rimane una vera sportiva: con 306 CV e 605 Nm di coppia, tutti sfruttabili nella modalità Sport, il divertimento è assicurato. Anche perché lei, oltre a questo, dispone di una trazione integrale garantita da due motori elettrici.
Va detto, però, che un salotto così curato viene più da guidarlo in modo rilassato. Anche perché l’insonorizzazione è ottima, e sistemi di assistenza alla guida tra i più aggiornati. Abbiamo per esempio l’Highway Driving Assist 2, che regola la velocità in autostrada sia in base ai limiti sia in base alle curve, e ovviamente il Cruise Control adattivo, la frenata di emergenza automatica, sensori di angolo cieco, controllo della velocità in discesa e assistenza alla ripartenza in salita, e riconoscimento di ciclisti e pedoni.
E per un po’ di relax in più, c’è l’ottimo sistema audio BOSE che può accompagnare i nostri viaggi anche di tanti km, visto che lei garantisce 481 km di autonomia su ciclo WLTP e si ricarica dell’80% in 18 minuti con le colonnine più veloci, come quelle che stanno installando presso le aree di servizio in autostrada.
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SEMPRE CONNESSA
Da buona Hyundai, la Ioniq 5 è sempre connessa. Non solo coi servizi BlueLink, che garantiscono informazioni in tempo reale su traffico e colonnine, con dettagli sulla potenza; ma anche con la nuova e migliorata applicazione per la gestione da remoto: abbinando la vettura, l’utente può programmare da casa il suo viaggio, con l’app che calcola in automatico le soste e le ricariche, e sempre dall’app può programmare e gestire funzioni come la ricarica stessa, oppure il clima, uno dei punti più discussi su un’elettrica.
In questo modo si può pre-raffreddare o riscaldare l’auto, in base alla stagione, magari mentre è in carica: così è fresca o calda appena ci saliamo, in modo da non tenere acceso il clima mentre l’auto è in funzione, e quindi preservando l’autonomia.
Hyundai Ioniq 5 è proprio un’auto anni Ottanta, grazie all’estetica squadrata e alla voglia di viaggiare, con però la propulsione a emissioni 0 e la tecnologia d’avanguardia in linea con i nostri tempi, e pensate per mettere l’utente sempre al centro, in gran comodità.
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VERSO UNA SOCIETÀ A ECONOMIA CIRCOLARE
Ringraziamo per la collaborazione il Superstudio Maxi, la location scelta per video e fotografie. Terzo “polo” del Superstudio Group, che si unisce ai due presenti in zona Tortona, rappresenta un nuovo e grande esempio di rigenerazione e riqualificazione. Un ex spazio industriale recuperato nei pressi di via Famagosta, che da settembre 2021 avvierà le sue attività con eventi di moda, arte, design, lifestyle e innovazione.
Il Superstudio Maxi nasce in seguito a un restauro conservativo del vecchio edificio, che mantiene forma e volumetria originaria, ma ora è decisamente più sostenibile: dispone infatti di 2000 metri quadrati di pannelli solari di ultima generazione, che insieme agli altri impianti ad alta efficienza di cui dispone, fa sì che questa sarà la prima location eventi in Europa con certificazione LEED Gold, valutazione massima del sistema sviluppato dalla US Green Building Council, che è il più utilizzato al mondo e simbolo internazionale di eccellenza.
Uno spazio sempre diverso, anche per via della facciata che sarà un esempio di urban art grazie alla sua natura evolutiva, che la vedrà cambiare spesso, insieme alle installazioni temporanee di sculture ed esperienze multimediali che si alterneranno continuamente all’interno di questo spazio espositivo, mentre fissa è l’imponente scultura d’oro “DIVINE” di Flavio Lucchini, opera d’arte alta 8 metri e posta all’ingresso della corte, che vuole essere, con la sua eleganza mista ad imponenza, messaggio di moda, design e creatività.
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