Cos’è il Total Cost of Mobility (TCM)?
Fino a qualche anno fa si parlava solamente di Total Cost of Ownership dell’auto, adesso invece la mobilità aziendale integrata ha introdotto il concetto più universale di Total Cost of Mobility, che include tutti i costi degli spostamenti dei dipendenti, inclusa micromobilità, trasporto pubblico e car sharing.
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Dietro ogni acronimo, c’è un significato importante e strategico. Abbiamo già parlato del TCO dell’auto, ovvero il costo totale di utilizzo della vettura stessa, oggi invece ci concentriamo sul TCM (Total Cost of Mobility), un concetto ancora più universale che sta entrando nel vocabolario comune del Fleet Manager.
Cos’è il TCM? E quali sono le componenti fondamentali per calcolarlo? Proviamo a rispondere a queste due domande di stretta attualità.
COS’É IL TCM?
Partiamo dalla definizione: il Total Cost of Mobility è il calcolo dei costi della mobilità dei dipendenti dell’azienda, che quindi non include soltanto l’auto aziendale assegnata ma anche tutti i mezzi di trasporto pubblico (bus, metro, taxi, treni e aerei), e le soluzioni meno tradizionali (micromobilità, car sharing etc) che si stanno diffondendo nelle imprese.
Si tratta quindi di una voce che tiene conto dei costi relativi alla movimentazione dei dipendenti, fondamentale da calcolare per i Fleet e Mobility Manager per comprendere quanto si spende, in generale, per la mobilità aziendale.
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CHE DIFFERENZA C’É TRA TCO E TCM?
Per TCO si intende il costo totale di utilizzo di una vettura, per TCM, invece, il costo totale della mobilità integrata dei dipendenti. Che quindi comprende anche il TCO delle vetture aziendali. A quest’ultimo vanno aggiunte le spese sostenute per spostamenti lavorativi su mezzi pubblici, taxi, treni, aerei, auto in sharing, bici, monopattini ecc.
PERCHE’ OGGI SI PARLA DI TCM?
Ormai da qualche anno si parla di TCM. Il concetto è diventato molto popolare tra i Fleet e Mobility Manger quando, oltre ai mezzi del trasporto pubblico, in azienda si sono diffusi altri strumenti di mobilità, come il corporate car sharing – scopri qui come funziona – e, più recentemente, le biciclette, gli scooter e i monopattini.
Il Covid ha leggermente cambiato la situazione: se i progetti di condivisione delle auto si sono, in alcuni casi, rallentati (alcune aziende hanno assegnato i veicoli in car sharing, per sopperire all’aumentata domanda di mobilità individuale), la micromobilità (leggi i numeri del settore in Italia) è diventata un fenomeno reale, con alcune società di noleggio e Case automobilistiche che hanno iniziato ad abbinare l’offerta dell’auto con quella del monopattino, dello scooter e della microcar.
COME SI CALCOLA IL TCM?
Per calcolare il TCM occorre prendere in considerazione, innanzitutto, tutti i parametri del TCO delle auto:
- Esborso monetario all’acquisto dell’auto – anticipo del finanziamento o del noleggio -;
- Valore residuo previsionale sulla svalutazione dell’auto – scopri qui come si calcola -;
- Rata di noleggio o del finanziamento, con il tasso di interesse di quest’ultimo;
- km percorsi/anno;
- Costi operativi: costi assicurazione, carburante, manutenzione e riparazione, parcheggi, pedaggi e tasse varie.
Gli ultimi tre parametri (distanze percorse, costi operativi ed eventuale noleggio o acquisto di mezzi, come scooter, monopattini e e-bike) vanno ovviamente calcolati anche per le formule di mobilità che vanno oltre le auto assegnate e precedentemente elencate, dal corporate car sharing, alla micromobilità, fino ai mezzi pubblici.
La sensazione è che, con l’allentarsi dell’emergenza Covid, queste ultime diventeranno sempre più importanti. Per questo, il TCM andrà sempre di più ad inglobare il concetto di TCO.
Le piattaforme MaaS
Calcolare il TCM inglobando tutte le soluzioni di mobilità integrata possibili, però, non è facile. Per questo nelle aziende si stanno diffondendo e si diffonderanno sempre più le cosiddette piattaforme Maas, Mobility as a Service (scopri qui la definizione), ovvero soluzioni tecnologiche on-line che consentono ai Fleet e Mobility Manager di individuare, gestire e analizzare in maniera puntuale gli spostamenti dei propri dipendenti.